Gli studenti dell’indirizzo Turismo cureranno le visite per la confraternita del Carmine di Gallipoli.
La Chiesa del Carmine, sede della Confraternita di Maria Ss.ma del Monte Carmelo e della Misericordia, è ubicata all’interno della bellissima Isola del Centro Storico di Gallipoli, percorrendo l’arteria principale di Via Antonietta De Pace, a ridosso del Museo della Diocesi di Nardò-Gallipoli.
Originariamente erano due gli Oratori in cui officiavano due diversi Sodalizi: la Confraternita della Misericordia, di antica origine, con sede nel vano inferiore dedicato alla Madonna della Pietà e la Confraternita della B. V. Maria del Monte Carmelo nella chiesa superiore. I due Sodalizi furono unificati sotto un’unica Regola nel 1770, in occasione della riforma di tutte le aggregazioni laicali. Nel 1836 i due Oratori, in rovina per l’usura del tempo, furono demoliti per fare posto all’attuale chiesa del Carmine di stile neoclassico, aperta al culto il 5 aprile 1838, vigilia della Memoria dei Dolori di Maria Santissima. Mentre nelle altre Confraternite della Città si associavano fratelli secondo corporazioni di mestiere, in questa del Carmine i confratelli vi aderivano perché animati da devozione verso la Vergine Santissima e, solo per il particolare culto a S. Crispino, vi confluivano alcuni “artigiani calzolai”. Infatti, da un verbale redatto il 1º aprile 1824 si rileva che nella Confraternita erano ben rappresentati i tre ceti sociali: “Galantuomini, Civili e Arteggiani”. Ed è proprio dal patriziato gallipolitano che provengono molti degli oggetti sacri più preziosi di cui oggi la Confraternita dispone.
Il semplice prospetto presenta un unico portale d’accesso con timpano spezzato. L’interno, ad una sola navata quadrata coperta da una volta sorretta da quattro robuste colonne, apre al presbiterio fiancheggiato dal coro ligneo per i confratelli. Sulla parete di fondo dell’altare maggiore si ammira una pala raffigurante la scena del “Compianto di Gesù morto”, tradizionalmente attribuita ad Antonio Ribera, ma dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico della Puglia catalogata come del napoletano Girolamo Imparato, del XVII secolo. Sulla parete destra della chiesa si trova l’altare marmoreo con tela policroma, dedicato alla Vergine Maria del Monte Carmelo. Sulla parete sinistra si trova l’altare con dipinto raffigurante l’Immacolata e Santa Lucia.
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